03 – io credo – Parti dalla fine

Ahhhhwn Buongiorno! Sono il tuo cervello! Fammi stiracchiare un pochino. Oh come ho dormito bene stanotte. Ohhhh si..

Oggi è proprio una bella giornata.. e poi… oh no..arrivano…

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Si, vorrei!

Oggi che giorno è mercoledì giovedì? non iera ieri? oh cavolo ma dovevo chiamare Paola…

dunque dopo devo rispondere veloce a quella email che ho messo come non letta

no ma aspetta..porca miseria non era ieri a scadenza?? Noooo fammi controllare subito

Eccomi, sono sveglio da circa due minuti e la mia testa sembra lo sbarco in Normandia.

Magari faccio la borsa della palestra così posso andare la diretto, senza passare da casa

ma se facessimo una call? non faccio in tempo ad andare la, ho giusto un’ora di tempo

Io sono sempre stato un fan della pianificazione.

Il frontespizio della mia tesi era una frase di Benjamin Franklin: if you fail to plan, you’re planning to fail “ se sbagli a pianificare, stai pianificando di sbagliare”.

Se devo affrontare un problema, mi tranquillizzo solo quando ho scritto per filo e per segno quello che devo fare, e la strada si palesa davanti a me. Questo, ovviamente, ha alcuni aspetti positivi..ma anche taaaaaaanti negativi. Si perchè – quasi mai – le cose vanno esattamente come voglio io.

Quando seguivo pedissequamente questi passi, sono in un carro armato. Appena uscito dai piani, per uno o più motivi… un disastro.
Avevo capito che questo era un mio grande limite e ovviamente, dovevo lavorarci su.

Ero partito costruendo un sistema di abitudini e la scorsa puntata ti ho parlato del diario di 5 minuti e di una sezione meravigliosa, “I am grateful for” – sono grato per. Oggi ti parlo del secondo e di quanto mi aiuti a orientarmi in questa giungla di pensieri.

SI chiama: What would make today great. 3 cose che renderebbero questa giornata speciale.

Ci ho messo un pò ad affinarlo. Sembra una cosa semplice, ma all’inizio non riuscivo a far funzionare il sistema: spesso arrivato a sera non completavo quanto avevo scritto o mi rendevo conto che le cose su quel diario non erano davvero importanti.

Dopo tanta pratica ecco 3 cose che ho imparato:

1)Parti dalla fine

Questa tecnica di pensare come se fossi già nel futuro è usata da molti degli intervistati in Tool of titans, il libro di Tim Ferriss. è uno dei principi base di Stephen Covey nel suo “7 habits of highly effective people” in cui lui immagina se stesso al suo funerale.  è solo un modo diverso di vedere la stessa cosa, che, per me, funziona di più.

Facciamo una prova. t chiedo di rispondere a questa domanda:

“quale consiglio daresti al te stesso di 20 anni fa”?

Puoi tirare fuori qualcosa. Impegnati di più all’università. Non fare quella cazzata. Lascia prima quel lavoro.
ma comunque sia, non cambierebbe niente. Il presente è già così e qualunque consiglio tu possa dare nel passato, non puoi cambiare questo momento, che stai acoltando questo podcast adesso. è una domanda che non ha un reale impatto pratico su di noi.

Invece ti chiedo di immaginare questa scena:

“Sei al bar che prendi il caffè, non c’è nessuno. Improvvisamente al tuo fianco si siede qualcuno che conosci molto bene, sei tu tra 20 anni. Ci parli un pò. Che consigli ti da?

Hai notato la differenza? Questo è un consiglio liquido. parla di qualcosa che si può ancora cambiare. E soprattutto, parla di cosa vorresti davvero, adesso.

Quando al mattino penso alle 3 cose che renderanno grande oggi, mi immagino di sera, quando sto per chiudere gli occhi e il giorno è già passato.

Quali sono le 3 cose che mi farebbero dire “oggi, è stata una giornata fantastica”!!!?

2) Scrivo solo cose su cui ho controllo.

Sempre Stephen Covey insegna che ci sono 2 grandi cerchi, quello di influenza e quello delle preoccupazioni.

Sul primo abbiamo controllo diretto, sul secondo no. In pratica, spesso ci preoccupiamo di cose che non possiamo controllare. pessima idea.

Scrivi solo cose che sono nel tuo circolo di influenza.

Esempio pratico: cosa renderebbe oggi fantastico? “ricevere risposta positiva da quel concorso”. è molto pericoloso: non siamo noi a decidere se la riceveremo. Siamo nel cerchio delle preoccupazioni e non siamo nel posto giusto.

Ma posso dire invece: cosa renderebbe oggi fantastico? dedicare almeno 2 ore di oggi in totale assenza di distrazioni per inviare domanda a quel concorso curando ogni dettaglio.

Ecco. Questo lo posso controllare. E se faccio bene il mio lavoro.. quella risposta arriverà.

3) free the monkey – libera la scimmia

Ci sono giorni in cui i proiettili, proprio non se ne vanno. Magari ho dormito poco, magari semplicemente è un periodo in cui sono più confuso. Il free the monkey è un semplice diario in cui riporto tutto quello che mi salta per la testa, su carta. E la testa si svuota.

Lo uso ogni tanto e mi da grandi benefici.

Se hai ascoltato la puntata precedente.. il mio giorno 100… è stato un Free the monkey.

La sera c’e il grande bilancio

Si dice che il giudizio più severo è sempre nei confronti di noi stessi. Ed è vero, la sera riapro quel diario, guardo quello che ho fatto ed è come fare sempre un piccolo bilancio ogni 24 ore.. prendo i 3 punti scritti e rileggo a bassa voce il mio quadernino.

A volte scrivo 3 spunte, 3 V di completato,  e mi vedo un sorriso, domani farò ancora meglio!A volte invece mi sembra di aver perso un giorno. Allora raccolgo le immagini della mia giornata,il tempo al cellulare, i social, le distrazioni… archivio tutto e mi giuro che non succederà più, io voglio sempre 3 spunte. Domani farò meglio!

A volte invece non ci sono segni nel mio quadernino ma sono felice lo stesso.

Perchè del resto non si può pianificare tutto. Perchè improvvisare ogni tanto fa bene al cuore e mi ricorda cosa il mio cuore desideri.

Perchè per essere felici nella vita ci vuole pratica. E io intendo allenarmi ogni giorno.

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